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Partecipazione. Come e perché

Il Decreto legislativo 502/92 ha introdotto il principio della tutela dei diritti dei cittadini ed ha previsto una serie di iniziative atte a favorire "l'integrazione tra ente e utenza".
Le carte dei servizi che in questi anni sono state elaborate da questa ASL e i progetti di miglioramento della qualità hanno sempre previsto una serie di attività nelle quali era necessario e fondamentale il contributo e la partecipazione dei cittadini e degli organismi di volontariato e tutela.
A tale proposito sono stati siglati dal 1997 ad oggi 22 protocolli di intesa con alcune associazioni di volontariato e tutela della Provincia e Regione.
Scopo di tali protocolli è quello di collaborare "nel rispetto della propria funzione e del proprio ruolo, nel raggiungimento dell'obiettivo della tutela della salute dei cittadini e di realizzare interventi comuni per l'osservazione delle strutture e servizi e di altre eventuali iniziative finalizzate ad una esatta percezione delle aspettative degli utenti e iniziative specifiche volte al monitoraggio della qualità dei servizi sanitari".

I protocolli di intesa e il comitato misto consultivo

L'attività consultiva e di garanzia che tali organizzazioni svolgono trova un momento fondamentale nella periodica convocazione del Comitato Misto Consultivo (CMC), istituito nel 1997. 

Che cos'è
Un organismo privilegiato per la rilevazione ed il miglioramento della qualità dei servizi dalla parte del cittadino. 
Composto da membri eletti dalle Associazioni di tutela e volontariato e da rappresentanti delle Aziende sanitarie.
Il Comitato può avvalersi della collaborazione di esperti, si riunisce di norma ogni tre mesi. Il Direttore generale, Sanitario ed Amministrativo possono partecipare agli incontri e possono essere specificatamente invitati per particolari esigenze o comunicazioni.
L'Azienda assicura il necessario supporto organizzativo ed operativo.

Quali obiettivi

  • Favorire la partecipazione dei cittadini al processo decisionale aziendale per gli aspetti relativi al miglioramento della qualità dei servizi e della comunicazione fra le strutture sanitarie e i cittadini.
  • Diffondere la conoscenza e la partecipazione promuovendo progetti di educazione alla salute anche attraverso il coinvolgimento delle diverse associazioni di tutela e volontariato.

Quali compiti

  • assicura i controlli di qualità nell'ottica del cittadino, con riferimento ai percorsi di accesso ai servizi
  • concorda con l'Azienda gli aspetti informativi riguardanti la cura ed il mantenimento della salute
  • promuove l'equità nell'accesso alle cure degli utenti
  • promuove l'umanizzazione e la personalizzazione delle cure ed il miglioramento degli aspetti ambientali ed alberghieri connessi alle stesse
  • verifica il rispetto delle garanzie e degli impegni indicati dalla Carta dei Servizi
  • promuove l'utilizzo di indicatori di qualità dei servizi
  • propone soluzioni e partecipa all'individuazione di possibili interventi di miglioramento attraverso l'analisi dei segnali di disservizio in collaborazione con l'Ufficio Relazioni con il Pubblico
  • collabora con l'azienda alla programmazione e alla verifica dei risultati ottenuti.

Cosa fa
Verifica il grado di coinvolgimento da parte dell'Azienda nel processo di miglioramento della qualità avvalendosi di:

  • iniziative di rilevazione della qualità dal lato dell'utente in collaborazione con l'Ufficio Relazioni con il Pubblico e/o iniziative di educazione e promozione alla salute
  • controlli sull'attuazione delle proposte di miglioramento fatte a seguito dell'analisi e della valutazione dei processi aziendali che determinano insoddisfazione nell'utente
  • proposte di aggiornamento della Carta dei servizi aziendale e del rispetto degli impegni che l'Azienda si è assunta nella Carta dei servizi stessa
  • proposte di miglioramento e valutazione della qualità dell'assistenza, in termini di umanizzazione e personalizzazione, oltre che al rispetto della privacy dei singoli cittadini.

Autonomia del Comitato
Il C.C.M. ha piena autonomia ed in virtù di tale autonomia formula proposte alla Direzione Generale. Al C.C.M. è riconosciuta la possibilità di costituire gruppi di lavoro su specifiche tematiche di interesse. I componenti del C.C.M. hanno libero accesso nelle strutture ospedaliere dell'Azienda, fermi restando i vincoli dati dalla organizzazione e previo accordo con i singoli Responsabili, in relazione ai tempi e modi di accesso.

Istituzione della Consulta delle Associazioni di Volontariato e di Tutela e del Comitato Misto Consultivo dell'ASL1 Imperiese

Considerate le numerose richieste da parte di Associazioni, di stipulare un protocollo d’intesa con l’Azienda Sanitaria, nel 2010 si è ritenuto opportuno definire un nuovo organismo in grado di dare la possibilità a tutte le Associazioni che ne hanno fatto richiesta di aderirvi, demandando allo stesso la nomina dei componenti delle Associazioni all’interno del Comitato Misto Consultivo (gruppo ristretto di tipo operativo) al fine di promuovere la consultazione con i cittadini e le loro organizzazioni .

L'istituzione ed il funzionamento della Consulta e del gruppo operativo Comitato Misto Consultivo è regolamentato con un apposito Regolamento che stabilisce quanto segue:

  • Istituzione e attività della Consulta Locale
  • Funzionamento della Consulta Locale
  • Istituzione del Comitato Misto Consultivo
  • Obiettivi e funzioni del Comitato
  • Composizione del Comitato
  • Il Coordinatore ed il Vice Coordinatore del Comitato
  • Funzionamento del Comitato
  • Autonomia del Comitato

Il Comitato Misto Consultivo è quindi un organismo di partecipazione dei cittadini alla determinazione delle politiche socio-sanitarie con le seguenti funzioni:

  • assicurare i controlli di qualità dal lato dei cittadini, con specifico riferimento ai percorsi di accesso ai servizi
  • individuare indicatori di qualità dal lato dell'utenza
  • sperimentare modalità di raccolta ed analisi dei "segnali di disservizio"
  • promuovere iniziative volte all'umanizzazione ed alla semplificazione dei rapporti con i cittadini
  • partecipare alla definizione di progetti tesi al miglioramento della qualità dei servizi e della comunicazione. 

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