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Tipi e principali sintomi di intossicazione

Intossicazione acuta: si verifica entro 24 ore dall'assunzione del prodotto tossico. È quella che dà i sintomi più palesi e può provocare anche la morte del soggetto. Vi sono esposti soprattutto i lavoratori addetti alla produzione dei fitofarmaci, anche se l'agricoltore non deve sottovalutare questo pericolo, soprattutto durante la manipolazione del prodotto non diluito. La miscelazione di più prodotti fitosanitari può favorire l'instaurarsi di fenomeni di potenziamento dell'azione tossica delle singole sostanze attive. 
Tra i sintomi più caratteristici delle intossicazioni acute si ricordano: vomito, diarrea, dolori addominali, convulsioni, cefalea, vertigini, insufficienza respiratoria. Sull'etichetta dei prodotti e sulla scheda di sicurezza sono riportate le patologie principali causate dal formulato e gli eventuali antidoti, per questo è fondamentale mostrare l'etichetta al medico in caso di incidente.

Intossicazione cronica: si manifesta nel tempo, a seguito di assunzione, anche se in dosi limitate di sostanze tossiche. Si verifica a seguito ad esposizioni, continue e prolungate nel tempo, di dosi di prodotti di per sé non tossiche, ma che provocano un accumulo di sostanza nelle cellule, causando spesso danni irreversibili.
È la tossicità più difficile da individuare e da studiare, poiché su di essa possono interferire molteplici fattori ed i suoi effetti possono manifestarsi dopo un periodo di tempo imprevedibile ed anche, nel caso in cui la sua azione interferisca con la sfera riproduttiva, sui discendenti dell'individuo soggetto ad esposizione. La tossicità inoltre può anche essere conseguente ad interferenze tra sostanze di per sé non tossiche o non dovuta alla sostanza tal quale, ma ai suoi prodotti di degradazione.

Ultima modifica: 13 Febbraio 2024